fotografia banner tratta da quella di Stefano Petitti

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mercoledì 24 marzo 2010

'L'Ora della Terra'

Sabato 27 Marzo moltissime città e monumenti appartenenti a circa 120 Paesi si spegneranno prossimo per un'ora per sollecitare l'attenzione sui problemi del clima legandoli all’utilizzo dell'energia sostenibile, e sugli stili di vita dei cittadini. Si tratta di un evento mondiale organizzato dal WWF che anche quest'anno registra una grande partecipazione, comprovando - sottolinea l'associazione - ''come l'umanità' sia determinata a ottenere un mondo che riduca drasticamente le emissioni di CO2, alla base del riscaldamento globale e chiedere uno sforzo straordinario e collettivo per vincere la più grande sfida ambientale del nostro tempo''.


Secondo il Wwf, se gli oltre 20 milioni di abitazioni esistenti in Italia fossero messe in efficienza, si potrebbe risparmiare in atmosfera la CO2 emessa da oltre 16 milioni di auto (metà del parco auto nazionale). L'inefficienza energetica nazionale è infatti calcolata al 55%: In Italia, precisa l'associazione, il 30% della spesa energetica dipende dalle nostre case. ''Questi consumi possono essere drasticamente ridotti - ha dichiarato Stefano Leoni, presidente del WWF Italia - Spegnere la luce per un'ora in occasione dell'Ora della Terra e' un gesto simbolico, ma e' un'occasione per pensare quanto possiamo fare'' Anche per l’edizione Earth Hour 2010, molteplici aziende hanno deciso di aderire all’evento di punta del WWF sul tema dei cambiamenti climatici, Attueranno questo intervento in diversi modi che prevedono lo spegnimento delle sedi e il coinvolgimento di dipendenti, clienti e fornitori.

Dal sito del WWF è possibile conoscere alcuni dei monumenti che si spegneranno nel mondo ecco alcuni esempi

Spenti per un’ora alle 20.30 locali 4 degli edifici più alti del mondo: il più alto in assoluto, il Burj Khalifa di Dubai (di 800 metri) insieme al Taipei 101 m a Taiwan, la CN Tower di Toronto, il Willis/Sears di Chicago. E poi il Table Mountain a Cape Town, il Gran Palace di Bangkok, la Tokyo Tower, la Porta di Brandeburgo di Berlino. Per la prima volta si spegneranno la Città proibita di Pechino, il Ponte sul Bosforo, l’Angelo dell’Indipendenza in Messico. Negli Stati Uniti, il Golden Gate, l’Empire State Building, il Monte Rushmore e persino le luci di Las Vegas. Anche alcune delle maggiori metropoli del mondo saranno al buio per un’ora, sottolineando il proprio impegno per lo sviluppo sostenibile.

A Londra si attenueranno le luci del London Eye, così come il grande pannello luminoso della Coca Cola a Piccadilly Circus. Hiroshima sarà la prima città giapponese che mostrerà il proprio impegno nella lotta ai cambiamenti climatici spegnendo le luci del Peace Memorial. A Roma la Fontana di Trevi, a Firenze Palazzo Vecchio, a Milano il Castello Sforzesco, in Sardegna La Maddalena e Cagliari.
Foto www.maidiregaf.it/sfondi/sfondi.html

mercoledì 10 marzo 2010

Ricostruita la composizione chimica degli oceani primordiali

I ricercatori ultimamente hanno concentrato i loro studi sulla formazione Doushantuo nel Sud della Cina. Oggi, la notizia è dei primi di marzo, l'analisi delle rocce ha permesso agli scienziati di ricostruire la composizione chimica degli oceani nel periodo Ediacarano (tra 635 e 551 milioni di anni fa). Questa prima ricostruzione della composizione degli oceani primitivi aiuterà a capire l'inizio dell'evoluzione a partire dagli organismi unicellulari. Essa rappresenta un nuovo tassello per completare il puzzle dell’evoluzione.
Le prime informazioni sulla presenza di fossili nella Doushantuo formation in Cina risalgono al 1998 quando  Xiao descrisse la presenza di alghe con la struttura cellulare conservata in modo tridimensionale e  con embrioni in fase di scissione estremamente ben conservati
I depositi fosfatici che contraddistinguono questa formazione si allargano su una superficie di circa 52 Km quadrati,  nella regione centrale di Guizhou. Essi, pertanto, costituiscono una vasta raccolta di .materiale di studio utile a comprendere l'evoluzione della vita partendo dai suoi stadi piu' antichi . Nella Nantuo formation, formazione geologica creatasi in un ambiente di tipo post-glaciale; si rinvengono dropstones, tilliti e ciottoli i quali mostrano i caratteristici segni collegabili ad un’erosione glaciale.

Anche lungo le pareti delle gole dello Yangtze si rinvengono  importanti indizi quali successioni di rocce fosfatiche e carbonatiche che si sono accumulate durante due cicli di innalzamento ed abbassamento del livello marino. I test indicano che l'ambiente di deposizione era caratterizzato da un'alta salinità, come si puo' trovare ad esempio in lagune, con bassa concentrazione di ossigeno e basso tasso di sedimentazione.
Nella formazione di Doushantuo, si rinvengono oltre alle frequenti colonie di cianobatteri, anche microfossili che hanno reso famosa questa formazione. Si tratta di organismi essenzialmente sferoidali di dimensioni in genere inferiori ai 600µm, con fregi molto complessi come spine, nodi, escrescenze diverse.

Il rinvenimento più significativo però é stato quello di cellule sferiche del diametro di 400-500µm in prossimità del villaggio di Weng'an. Le sfere, omogenee come morfologia, mostrano stadi di divisione cellulare in due, quattro, otto e così via secondo la sequenza esponenziale tipica della divisione cellulare. Queste forme sono state considerate come embrioni fossili, una vera rarità, anche non si sa a che tipo di organismo esse possano essere appartenute. Ed è stato appuno partendo da questi eccezzionali ritrovamenti che ki scienziati hanno cominciato ad esplorare e indagando sono giunti fra l'altro a questa scoperta