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lunedì 28 marzo 2011

Yuri Gagarin 50 anni fa volava intorno alla terra

Yuri Gagarin fu il primo di una lunga serie di esploratori spaziali una sorta di Cristoforo Colombo dello spazio. Il 12 aprile di quest’anno saranno passati 50 anni esatti da quando nel 1961 il russo Gagarin girò attorno alla terra in un'ora e 48 minuti a bordo della navicella Vostok 1 raggiungendo un'altitudine di 326 km. Originario di una regione a Ovest di Mosca, Gagarin era nato il 9 marzo 1934 ed era cresciuto in un'azienda collettiva, in cui il padre faceva il carpentiere, morì a soli 34 anni scegliendo di cadere con il suo velivolo, in un consueto volo di addestramento, per non schiantarsi su una zona abitata.


Il lanciatore Vostok si era staccata da terra o da terra il 12 aprile 1961 alle ore 9.07 (ora di Mosca) dal cosmodromo di Baikonur dopo pochi minuti, la capsula spaziale aveva raggiunto la traiettoria prevista in un'orbita ellittica con un perigeo di 169 km ed un apogeo di 315 km. Il cosmonauta si trovava in continuo contatto via radio con il centro di controllo di volo e in più, un'apposita telecamera, mandava le immagini televisive con lo stesso centro. Inoltre Gagarin poté comunicare con il centro di controllo mediante codici Morse. Dopo aver percorso un'orbita terrestre completa in un'ora e 48 minuti, i retrorazzi frenanti si accesero come previsto. La capsula Vostok era stata costruita per atterrare nella steppa e non in mare.Tuttavia durante il rientro nell’atmosfera, il modulo orbitale non si staccò dalla capsula di ritorno del cosmonauta. Come conseguenza la capsula iniziò a dondolare pericolosamente, mentre si stava avvicinando agli strati superiori dell'atmosfera, in seguito però si il veicolo stabilizzò ed il paracadute principale poté essere aperto, contribuendo a frenare l'atterraggio della capsula. Come previsto, una volta raggiunta la quota di 7.000 m, Gagarin fu in grado di catapultarsi dalla capsula con l'apposito seggiolino eiettabile, atterrando,agganciato al suo paracadute a 26 km a sudovest della città di Engels.

Molte le manifestazioni legate all’uomo che per primo ha visto la terra per così dire da un’altra prospettiva Il 2 Marzo 2011 a Mosca in onore di Jurij Gagarin si è svolta una cerimonia a ricordo della sua tragica morte. A Parigi, presso il quartiere generale dell’Unesco, nell’ambito delle celebrazioni dedicate al 60esimo anniversario della Federazione internazionale dell’Astronautica è stata riservata un’attenzione speciale dedicata allo spettacolare volo di Gagarin. A Londra nel mese di Luglio  in occasionedel 50 anniversario del suo volo spaziale si prevede di erigere una statua di Jurij Gagarin di fronte a quello del navigatore inglese Games Cook. Il 12  Aprile al planetario di Milano sarà presentato un film documentario su Yuri Gagarin e verrà allestita una mostra fotografica. L'iniziativa è stata organizzata dal Consiglio di Coordinazione delle organizzazioni di connazionali russi in Italia e patrocinata dell'Agenzia federale “Rossotrudnichestvo”. A Varese presso l’università, il programma accoglie una conferenza di carattere scientifico sul tema “L'uomo e il cosmo: ieri, oggi, domani”, alla quale parteciperanno Giovanni Bignami, presidente del Comitato per le ricerche spaziali presso l'International Council for Science (Cospar), oltre che astronauti italiani e russi e vari esperti nell’ambito della ricerca spaziale.

venerdì 11 marzo 2011

L’India ospiterà per la prima volta le principali celebrazioni della Giornata Mondiale dell'Ambiente

Il 5 giugno 2011, sarà, per la prima volta, l'India ad ospitare le principali celebrazioni della prossima Giornata mondiale dell'ambiente che, infatti, si svolgeranno nelle due città più importanti, Nuova Dehli e Bombay.


La popolazione dell’India che ammonta a circa 1,2 miliardi di persone continua a dover fare i conti con il problema della pressione sulle foreste, specialmente nelle aree più popolate, nelle quali la popolazione coltiva intensamente le terre e l'eccessivo sfruttamento dei pascoli concorre al fenomeno della desertificazione.

Tuttavia, nel rispetto dell’anno internazionale delle foreste, (vedi forests for people), il governo indiano ha preparato un sistema per la riforestazione e ha avviato dei progetti che tengono sotto controllo costante la salute di piante, animali, acqua e altre risorse naturali, con particolare riguardo nei confronti degli habitat che ospitano la tigre. Dal 1940 tre sottospecie si sono già estinte La tigre reale del Bengala o indiana (Panthera tigris tigris) (L 1758) sopravvive in poco più di 4000 esemplari e i luoghi di principale diffusione e riparo sono soprattutto le foreste di mangrovie del delta del Gange. Nell’area del Sunderbans, che in sanscrito significa bellissima foresta, è la casa per circa le tigri, che vagano per 10.000 chilometri quadrati. Nel Sunderbans i ricercatori, grazie all’aiuto del WWF, stanno restaurando le foreste di mangrovie, in modo da compensare quelle perse a causa dell’innalzamento del mare e lavorano per combattere l’eventuale impatto sulle tigri.

L'India è all'avanguardia per alcune iniziative 'ecologiste' relative ad una green economy che fortunatamente si sta espandendo a livello transnazionale. Questa potenza ha puntato sulle turbine eoliche e l'industria del solare, si è spinta fino all’emanazione di norme sugli investimenti nella tutela delle risorse idriche e la gestione della terra. Attualmente è in corso un progetto per produrre energia pulita in grandi quantità, nella regione del Karnataka, che dovrebbe vedere l’attuazione nel 2012.

L’India pone cosi le basi per costruire uno sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente e di tutti i suoi abitanti uomo incluso, ma no solo.