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venerdì 2 dicembre 2011

L'umanità usa le risorse di 1,3 pianeti: la terra non basta !

Uno studio del Global Footprint Network segnala che ogni anno l'umanità usa le risorse di 1,3 pianeti come la Terra e servono 16 mesi per ricreare ciò che viene consumato.


Il fenomeno è in crescita: entro il 2050 avremo bisogno delle risorse fornite da due pianeti uguali al nostro. Il Global Footprint Network creato 2003 con l’intento di rendere possibile un futuro sostenibile, in cui tutti abbiano la possibilità di “vivere in maniera soddisfacente” con le risorse messe a disposizione dal nostro pianeta. Un passo essenziale è costituito dal misurare l’impatto umano sulla Terra, in modo da poter così prendere decisioni relative a tale impatto.

Il lavoro del GFN si svolge con l’uso dell’Impronta Ecologica - uno strumento di contabilità delle risorse che misura quanta natura abbiamo a disposizione, quanta ne utilizziamo, e quanto siamo vicini all’obiettivo di un’esistenza sostenibile. Trasformare le risorse in rifiuti più velocemente di quanto questi possano essere riconvertiti in risorse ci pone in una situazione di sovrasfruttamento ambientale. Lo sfruttamento sproporzionato contribuisce anche al sorgere di conflitti e guerre per le risorse, di migrazioni di massa, di carestia, di malattie e di altre sciagure umane che coinvolgono soprattutto i più poveri. Fra le varie iniziative che possono essere prese certamente quelle che coinvolgono l’alimentazione e l’accesso al cibo sono prioritarie e insieme a temi collegati come l’obesità e la longevità sono i temi del terzo International Forum on Food & Nutrition.

Alla Bocconi di Milano, il 30 novembre e il 1° dicembre si è tenuto il terzo International Forum on Food & Nutrition si sono incontrati e confrontati esperti di tutto il mondo e lo stesso Veronesi, esperto di chiara fama, ha affermato : «Oggi il mondo ha 7 miliardi di abitanti contro il miliardo e ½ del secolo scorso. Quasi 1 miliardo sono gli affamati e i denutriti, altrettanti gli obesi» e « 3 miliardi di animali di allevamento assorbono 1/3 di tutte le risorse agricole mondiali». Per questo uno degli obiettivi per migliorare la vita sulla Terra diventa quindi ridurre il consumo di carne infatti i cibi più salutari come legumi, frutta, verdura, sono anche quelli più ecosostenibili.

Altro importantissimo traguardo da raggiungere è aumentare la qualità e la quantità dei prodotti agricoli infatti ci sono però molte altre applicazioni delle biotecnologie utili allo sviluppo agricolo. Ne è un esempio l’andacoltura, tecnica sperimentata in Africa per produrre una nuova varietà di riso, risultato dell’incrocio tra riso asiatico e riso africano: un riso con caratteristiche superlative: alta produttività, resistenza alle erbacce, alla siccità e alle malattie, ottimo gusto e, soprattutto, alto contenuto proteico.

Non poteva mancare il problema dello spreco alimentare. I dati sono chiari: 1,3 miliardi di tonnellate di cibo ogni anno finiscono nella spazzatura. Fra gli interventi, anche utili consigli pratici per far diventare ciascuno di noi artefice di questa inversione di rotta contro questo spreco immorale. Fra i tanti questo: Non vergogniamoci di chiedere un sacchetto al ristorante per portare a casa gli avanzi. Le grandi imprese cominciano con piccoli passi!