"Diffondere la conoscenza dell'Astronomia e una mentalità scientifica e razionale".
Nata a Firenze il 12 giugno 1922, l’astrofisica di fama mondiale Margherita Hack 90 quest’anno è una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana ha dato un considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle. La Hack ha anche svolto un'importante attività di divulgazione scientifica.

Nel 1964 diviene professore ordinario, ottenendo la cattedra di astronomia presso l'Istituto di Fisica teorica dell'Università di Trieste ed è ricoprendo questo ruolo che accetta l'incarico della direzione dell'Osservatorio astronomico che gestirà fino al 1987, implementando il lavoro e il personale ottenendo così fra l’altro di far emergere l’attività che vi vera svolta anche a livello internazionale. Margherita Hack ha dato un’enorme impulso all’attività didattica promuovendo la nascita dell’ "Istituto di Astronomia" che è stato poi sostituito nel 1985 da un "Dipartimento di Astronomia", da lei stessa diretto fino al 1990.
Il suo trattato "Stellar Spettroscopy" del 1959 scritto con Otto Struve (1897-1963) è considerato ancora oggi un testo importantissimo. Nell’ambito della divulgazione scientifica oltre ad aver collaborato con i vari mezzi di comunicazione ha fondato nel 1978 la rivista "L'Astronomia" di cui è direttore. Nel 1980 ha ricevuto il premio "Accademia dei Lincei" di cui è membro così come dell'Unione Internazionale Astronomi e della Royal Astronomical Society. Ha ottenuto nel 1987 il premio "Cultura della Presidenza del Consiglio".
Nel 1992 ha terminato la carriera di professore universitario, ma dirige ancora il "Centro Interuniversitario Regionale per l'Astrofisica e la Cosmologia" (CIRAC) di Trieste, e continua il suo ruolo di divulgatrice.