fotografia banner tratta da quella di Stefano Petitti

la fotografia del banner è stata modificata rispetto a quella originale per adattarla alle necessità grafiche del sito ma è possibile vedere quella originale di Stefano Petitti nella gallery del sito http://www.nital.it/foto-di-classe/vincitori.php

domenica 25 aprile 2010

8 Maggio Giornata mondiale della talassemia

L'8 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata della Talassemia, malattia ereditaria che in Italia colpisce circa 7.000 persone. Nonostante i numerosi progressi nella cura, la guarigione definitiva da questa malattia resta ancora un problema non risolto se si esclude il trapianto di midollo osseo. Venerdì 7 maggio alle ore 11.00 in Campidoglio si svolgerà una conferenza stampa durante la quale alcuni esperti di talassemia discuteranno delle novità della diagnosi e della cura, della ricerca, delle prospettive di guarigione aperte dalla terapia genica.


Il termine Talassemia (anemia mediterranea) indica un gruppo molteplice di anemie ereditarie, causate da un’alterazione dei geni che regolano la produzione dell’emoglobina.

L’emoglobina è una proteina, contenuta nei globuli rossi, la cui funzione è di trasportare l’ossigeno alle cellule del corpo e di rimuovere l’anidride carbonica.

Nella talassemia la mancata produzione di emoglobina normale determina una precoce distruzione dei globuli rossi. In Italia la forma di talassemia più frequente è la beta-talassemia, alcune delle regioni più colpite sono la Sicilia, la Sardegna, l’Emilia Romagna e la Puglia. Tuttavia questa malattia è diffusa in tutto il mondo, e in alcune aree coinvolge più del 20% della popolazione.

La talassemia fu descritta per la prima volta intorno agli anni venti. in America dove in bambini d’origine italiana, si reperiva un'affezione caratterizzata da anemia ed un ingrossamento del fegato e milza questa fu chiamata Morbo di Cooley o Talassemia o Anemia Mediterranea. Circa 25 anni dopo in Italia lo studio di numerose famiglie di malati di morbo di Cooley, portò ad un chiarimento delle dinamiche malattie.
La Talassemia è espressione della condizione omozigote cioè un individuo che ha su entrambi i geni (quello sul cromosoma che gli proviene dal padre e quello sul cromosoma che gli proviene dalla madre )la variazione che porta alla formazione di un’emoglobina non corretta sul piano morfologico e quindi funzionale, mentre il microcitemico sano è il portatore eterozigote cioè un individuo che presenta l’anomalia su un solo cromosoma mentre l’altro funziona correttamente.

Nel tempo e attraverso varie fasi, il decorso della patologia e la sopravvivenza dei malati sono cambiate e, oggi, la terapia della talassemia è volta a mantenere livelli dell’emoglobina pre-trasfusionale non inferiori a 9,5 g/dl, sottoponendo il paziente a periodiche trasfusioni di emazie concentrate. Il trattamento chelante per ridurre l’accumulo di ferro, che altrimenti diventerebbe letale, può essere attuato attraverso la somministrazione di farmaci chelanti per via sottocutanea o per via orale.

Con l’allungamento della sopravvivenza, i malati possono presentare la comparsa di complicanze legate al sovraccarico di ferro, quali il rallentamento della crescita, il deficit dell'ormone della crescita, l'ipotiroidismo, il diabete, l'osteoporosi, l'alterazione della funzionalità polmonare e la complicanza più importante, lo scompenso cardiaco.

L’unica cura risolutiva al momento è il trapianto di midollo osseo che è possibile solo se si trova un donatore compatibile, questo può essere ricercato tra i famigliari o in un albo o banca dei donatori di midollo osseo di cui si occupa l’ADMO. Nel futuro si spera nella terapia genica con inerenti diretti sul patrimonio genetico impiegando cellule staminali corrette.

venerdì 16 aprile 2010

Giornata mondiale della Terra

La Giornata mondiale della Terra, fondata, dal senatore americano Gaylord Nelson fu fatta a livello internazionale per la prima volta il 22 aprile 1970, per mettere in risalto il bisogno della conservazione delle risorse naturali del Pianeta.


Le Nazioni Unite celebrano ogni anno questa festa il 22 aprile ed oggi questo evento è riconosciuto da ben 175 nazioni ed è celebrato da circa mezzo miliardo di persone. I gruppi ecologisti puntano su questa giornata per richiamare le coscienze a valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili.

In concomitanza con il 40° anniversario della Giornata della Terra dell'Earth Day 2010, si svolgerà il 22 aprile, a Roma, all'interno del Circo Massimo, il concerto di Pino Daniele e dei Morcheeba.
 In contemporanea  New York promuove la campagna "E", un progetto che da l'opportunità a tutti di esprimersi su quanto ognuno di noi stia impegnando a sostegno della salute della Terra. Il supporto può essere espresso in molte forme, dal risparmio energetico al compostaggio, dal piantare un albero all’utilizzo di alimenti stagionali biologici e locali, dal riciclaggio all'installazione all’uso di fonti energetiche non inquinanti come i pannelli solari. "Be the E" è un esortazione all'azione che richiama il pensiero di Gandhi di "essere il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." quindi artefici e non solo spettatori della nostra vita.

New York promuove  una serie di appuntamenti che si svolgeranno dal 19 al 25 Aprile a Grand Central, dalle 10:00 alle 20:00. Per una settimana si comunicherà e confronterà sulla tutela del Pianeta Terra con foto, immagini, contributi artistici da Andy Warhol a Roy Lichtenstein e tanti altri.

Sky il 22 aprile festeggia il 40° anniversario dell’Earth Day, presentando alle 21.55 The Fast Continent, film documentario canadese che racconta del gruppo,guidato dal biologo e cineasta Jean Lemire e da altri scienziati, esploratori, cineasti che, a bordo di un veliero, navigano lungo i ghiacci per studiare da vicino gli effetti del surriscaldamento del clima.
Queste solo solo alcune iniziative di una mobilitazione  molto più ampia che ci abbraccia tutti come coabitanti di una stessa terra che collaborano per preservala per se stessi e per le generazioni future.